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Un po’ prima dell’alba.

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Lento, regale, il silenzio

si acquatta tra angoli oscuri

da poco trinciati

dai fari di macchine in fuga.

Sussurri, bisbigli, risate,

si alternano a passi pesanti,

sforzati dal sonno.

I lampioni si piegano stanchi

sui sospiri appena accennati

delle ultime case in fondo alla strada,

mentre le stelle

brillano pallide

sulla notte appena trascorsa

di la' da venire.

 

 

 Alberto Becca - 22/10/2015 22:06:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Questi versi evocano atmosfere e immagini di alcuni noti film di Pupi Avati: un sincero plauso per il silenzio "regale", il silenzio re non solo della notte, del buio, dei luoghi disabitati, ma anche il silenzio nell’ anima, il silenzio agghiacciante del mondo "civile" di fronte alle tragedie dell’ "altro" (terzo ?) mondo.. poesia di elevato valore filisofico, dal pronfodo segno intimista e dalla quale emerge lo spessore (la classe, in termine calcistico) di chi l’ ha scritta

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